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Dal 1924

Nel 1924 fù Costantino Tallone a dare il primo impulso all’attività frantoiana,un lavoro duro per quell’epoca, ma svolto con passione ed intraprendenza. Il frantoio di allora veniva azionato grazie ad una ruota in ferro, che girava con la forza dell’acqua, difatti tutti i numerosi frantoi della vallata sorgevano nelle vicinanze del torrente Impero per poter sfruttare la forza motrice naturale.

 

Le olive venivano schiacciate da una macina in pietra, la pasta così ottenuta si introduceva manualmente nei fiscoli, borse rotonde costruite in fibra di cocco. Venivano posti all’interno di un torchio in legno.

 

Dalla pressione esercitata, manualmente o con l’aiuto del mulo, si otteneva olio e acqua vegetale. La separazione avveniva per semplice decantazione.

 

Negli anni Cinquanta il figlio di Costantino Tallone, Giovanni Tallone, prosegue l’attività del frantoio sviluppando nuovi contatti commerciali con il nord Italia, organizzando un servizio di consegne a domicilio ancora oggi attivo.

 

Nel 1980 viene fatto un ulteriore passo avanti, la costruzione di un nuovo frantoio nell’abitato di BORGOMARO.

La tecnologia compie i suoi passi in avanti, il frantoio e' costituito da una macina doppia in granito e da due presse idrauliche che unite ad altre migliorie marginali come la lavatrice defogliatrice per olive si arriva a lavorare 40 q,li di olive al giorno, in condizioni di lavoro accettabili.

Personaggio cardine nel processo evolutivo tecnologico del nostro frantoio ,e'stato il grande amico di famiglia Mario Pollero,che con la sua continua capacita' di apportare nuove modifiche e gestire le emergenze ha dato un fondamentale supporto ad ogni periodo evolutivo del frantoio.

Il mio personale ricordo, di allora dodicenne,e' di un uomo di straordinaria intelligenza ed intuizione, basco in testa e tuta blu da lavoro, spiegava anche a me il perche' delle cose inerenti alla meccanica, come in una scuola di vita.

Negli anni sucessivi, sopraggiungono cambiamenti radicali.

Nel 1986 una gelata straordinaria, (-17 C°) porta al disseccamento di quasi tutti gli uliveti che verranno tagliati alla base, la produzione riprendera' dopo qualche anno con nuove tempistiche di raccolta,concentrandone i tempi in pochi mesi cosi' come il lavoro in frantoio,che diventa gravoso e pesante, ma la rivoluzione e' alle porte,la soluzione si chiama frantoio a ciclo continuo, che certamente no ha il fascino della macina, ma migliora di gran lunga la vita del frantoio ed aggiungo io la qualita' organolettica del prodotto olio.

Oggi disponiamo di un impianto in grado di lavorare grandi quantità di prodotto in poco tempo, riducendo cosi i tempi di attesa tra raccolta e lavorazione ,si e' ridotto l'impegno fisico ed aumentata la sicurezza sul lavoro,solo una cosa non e' cambiata, la passione che mi lega al mondo dell'olio e tutto ciò che gli gravita attorno creando non solo opportunita', ma anche quel tocco di magia e di sentimento che avverto nei profumi di olive appena frante nei colori dell'olio e nel sorriso degli amici che lo assaggiano.

Non c'e piu Mario Pollero a risolvere i problemi, altri amici appassionati e preparati nel loro lavoro ci supportano anche quando l'emergenza li porta al disagio di dover correre in frantoio a qualsiasi ora, ma poi alla fine quando il problema e' risolto il sorriso di Sergio e di Patrik ,quella pacca sulla spalla, un caffe' assieme, ripaga ogni sforzo e tuttto ricomincia a filare dritto